Oggi andiamo a conoscere meglio le “Capitali” della Valmarecchia, e partiamo da Pennabilli, luogo che, ieri come oggi, porta dentro di sé importanti, quanto addirittura basilari, tesori Storici, Culturali e Artistici, oltre che Naturalistici. Il Borgo, come oggi lo conosciamo, nasce nel 1300, con l’unione del Castello dei Billi e quello della Penna, e in quel periodo dà i natali alla famiglia dei “Malatesti”, famiglia molto importante per lo sviluppo della valle, e per la grandezza di Rimini. Da allora, il Borgo, ha sempre avuto un ruolo importante, le sue anime culturali, religiose, umane, hanno sempre saputo distinguersi e lasciare una profonda traccia. I segni che tutt’oggi si possono trovare nel Capoluogo, e in tutto il suo territorio, sono molteplici. Passeggiando per il paese possiamo ammirare il Convento delle Agostiniane sulla Rupe dei Billi , la Cattedrale cinquecentesca, eretta per celebrare la nascita della nuova Diocesi, il Palazzo mediceo Della Ragione, salendo su verso il Riccione della Penna, il Santuario della Madonna delle Grazie, il bel Teatro Vittoria, e la Campana di Lasha, monumento che celebra il profondo rapporto fra il Borgo e la Religione Tibetana, grazie al Beato Matteo da Bascio. Un altro rapporto profondo che la cittadina ha instaurato, è quello con il Poeta, Sceneggiatore Romagnolo, Tonino Guerra, che qui ha passato gli ultimi anni della sua vita, lasciando ai posteri, innumerevoli “Pensieri Poetici”, come L’Orto dei Frutti Dimenticati, il Santuario dei Pensieri, La Strada delle Meridiane, oltre al Museo a lui dedicato, il Mondo di Tonino Guerra. Tutta questa Cultura, questa Poesia, si và ad aggiungere tre Musei affascinanti come il Mateureka, ovvero il Museo del Calcolo, il Musss, ovvero il Museo Naturalistico del Parco Sasso Simone e Simoncello, il Museo Diffuso de I Luoghi dell’Anima, ideato da Tonino Guerra, composto da installazioni Artistiche-filosofiche come il Giardino Pietrificato, nella Frazione di Bascio, La Madonna del Rettangolo della Neve, a Ca’ Romano, L’Angelo coi Baffi e il Rifugio delle Madonne Abbandonate, a Pennabilli e il Museo Diocesano, che raccoglie dipinti e statue da tutta la Valle. Nelle Frazioni del Capoluogo, numerose e affascinanti, sono le testimonianze storiche, culturali e naturalistiche, che possiamo trovare. La Pieve di S.Pietro in Messa del X° Sec., in località Pontemessa, la Torre Medievale risalente al XIV° Sec., la Chiesa di S.Maria e il Convento degli Oliva del XVI° Sec. a Maciano, il Palazzo dei Principi Carpegna del Sec. XVI° a Scavolino, il Lago di Andreuccio a Soanne, alla periferia del Parco Naturale Sasso Simone e Simoncello, a Miratoio, sempre alla periferia del Parco, la Chiesa conventuale di S. Agostino del XII° Sec., e a Bascio, la Torre di avvistamento, del XIII° Sec. Pennabilli dunque, offre al turista un ventaglio di emozionanti incontri, la possibilità di essere, un momento immerso nel Medioevo, e subito dopo, a contatto con l’espressione poetica di Tonino Guerra e delle sue visioni pieni di saggezza popolare e amore per la Natura, una Natura che domina, rigogliosa e benevola, su tutto il territorio. *Foto dell’Autore.
Se vuoi ricevere gratuitamente altre informazioni scrivici a turismietesori@gmail.com e saremo lieti di farti conoscere meglio la Valmarecchia.











[…] che la matematica sia una materia noiosa, per secchioni e poco coinvolgente, non è mai stato a Pennabilli, al museo […]
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